Crash Site è una survival novel abilmente costruita sul flashback, caratterizzata da un umorismo cupo, molto scurrile, e con un appetito tarantiniano per scene gratuite di sesso e violenza. La narrazione sicura di Cowdry, lo stile innocente che ricorda Tatsumi, il grande maestro del manga giapponese, i colori piatti e vivaci e i tempi comici ne fanno un racconto stimolante per i fan dell’umorismo per adulti.
Una black comedy ambientata nella foresta amazzonica con un cast improbabile di trafficanti di droga: Rosie, una giovane donna che usa il suo cane parlante, Denton, per spacciare sulle tratte aeree internazionali, e un paio di mutande antropomorfe dotate di vita propria e di un progetto criminale specifico.
Quando durante il volo di ritorno in Inghilterra l’aereo di Rosie e Denton precipita e i due si ritrovano, unici sopravvissuti, nella foresta amazzonica (con cinquantamila dollari di cocaina nello stomaco di Denton), essere beccati diventa l’ultima delle loro preoccupazioni.
“Senza esagerare: Nathan Cowdry è una manna per il vero fumetto alternativo. Crash Site è perversione avvincente e trasgressiva ai massimi livelli. Un incubo incantevole alla Todd Solondz, shakerato con un bel po’ di manga erotici e una classica colazione all’inglese. Coi complimenti dello chef. Sì, grazie.”
(Simon Hanselmann, autore di Crisis Zone)
Una black comedy ambientata nella foresta amazzonica con un cast improbabile di trafficanti di droga: Rosie, una giovane donna che usa il suo cane parlante, Denton, per spacciare sulle tratte aeree internazionali, e un paio di mutande antropomorfe dotate di vita propria e di un progetto criminale specifico.
Quando durante il volo di ritorno in Inghilterra l’aereo di Rosie e Denton precipita e i due si ritrovano, unici sopravvissuti, nella foresta amazzonica (con cinquantamila dollari di cocaina nello stomaco di Denton), essere beccati diventa l’ultima delle loro preoccupazioni.
“Senza esagerare: Nathan Cowdry è una manna per il vero fumetto alternativo. Crash Site è perversione avvincente e trasgressiva ai massimi livelli. Un incubo incantevole alla Todd Solondz, shakerato con un bel po’ di manga erotici e una classica colazione all’inglese. Coi complimenti dello chef. Sì, grazie.”
(Simon Hanselmann, autore di Crisis Zone)